Mostra di Dimitri Zampieri
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Mostra di Dimitri Zampieri


Ci sono città nel mondo che vantano miliardi di immagini. Fotografie entrate nella storia e nell’immaginario collettivo che permettono di conoscere un posto senza mai esserci stati. New York è una di queste. La sensazione del turista che arriva a New York è quasi sempre di smarrimento. Le dimensioni cambiano all’improvviso e le «misure» degli automatismi in campo fotografico si cancellano in un colpo solo. Geometrie e grandezze che distraggono il fotografo, ma allo stesso tempo lo incantano e lo ispirano.

La tentazione di fotografare tutto quello che capita a tiro è grande. Nello stesso tempo l’«assuefazione» può crescere altrettanto velocemente. Il rischio è quello di non vedere più o, meglio, di non riuscire a osservare cose e persone con il giusto senso critico. Tornare a casa con una manciata di immagini tutte uguali o stereotipate è altissimo.

In queste foto l’artista ha provato a vedere New York come un set fotografico che attraversa il tempo… Dalla foto tradizionale in bianco e nero alla più sofisticata rielaborazione digitale: scatti semplici e rifacimenti digitali che insieme descrivono una New York fra passato, presente e futuro.

Lo stile fotografico di Dimitri Zampieri (Logo DimiZ) è collocabile all’interno di un «progressismo artistico». Le sue foto sono un mix di equilibrato fra tecniche di posa tradizionali e la più recente tecnologia di rielaborazione in post-produzione.

Il progresso tecnologico stimola il fotografo a personalizzare le opere dando colori, luce ed effetti inusuali, pur rimanendo fedele all’originale. Alcuni scatti incuriosiscono per l’originalità delle elaborazioni, per la scelta del momento fotografico e per la tecnica usata nello scatto. Altri sono riconducibili a un filone artistico più volte utilizzato, ma con una nuova caratteristica: la profondità dell’immagine è carpita dal basso per mettere in rilievo ciò che l’occhio comune di solito non scrita.

Non sono immagini indotte che spingono l’occhio verso un particolare o un soggetto. L’originalità usata dall’artista sta nel «contenere» l’immagine in un contesto armonioso, flessibile, ampio… permettendo a chi le guarda di osservare l’immagine in totale libertà. La stessa libertà che si nota nell’interpretazione delle scene e nei nuovi effetti di luce e cromaticità inventati dall’artista, effetti e colori che fanno pensare a quella passione per la fotografia che non tramonta mai.

Il risultato è un’ensamble artistico di gradevole interesse.


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